





AD Italia – September 2025
Rivolta Creativa
“Ho accolto la lezione di Caccia Dominioni, l’arte di dilatare gli spazi, e Dordoni, amico carissimo, che mi ha insegnato a moltiplicarli.”
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Le rivoluzioni migliori avvengono in silenzio. Forse perché sono le più intime e le più durature. Forse perché i luoghi cambiano, ma la vocazione originale resta. Il condominio dove oggi vive Luca Bombassei era nel XVI secolo un monastero di frati cappuccini, come ricorda la toponomastica di una delle vie del “quadrilatero del silenzio”, alle spalle di corso Venezia. Nel 1958 l’euforia del boom riscrive il tessuto della città, il convento viene abbattuto e al suo posto sorge un condominio di dieci piani, e per ognuno un artista, da Lucio Fontana ad Alberto Burri, inventa un segno. Contemporaneamente, nell’appartamento di Luca interviene Piero Fornasetti, che nel salone riveste i due pilastri di cemento di una lamiera su cui incide una decorazione a fiori, memoria dei suoi celebri piatti.
Quando l’architetto, designer e collezionista d’arte entra tra quelle mura, cambia tutto, abbatte pareti e trasforma la classica planimetria borghese – sala, corridoio, camere – in uno spazio unico, fluido, che si moltiplica e si confonde in un gioco di superfici lucide, pavimenti in marmo e specchi, anche sul soffitto. Nella riscrittura profonda restano solo due presenze “antiche”, le colonne, riportate al colore originale, e l’immensa vetrata in metallo, con le sue aperture a baionetta, anche questa scartavetrata per ritrovare l’eleganza dell’epoca, spifferi compresi.
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Testo di Laura Leonelli – Foto di Andrea Ferrari